sabato 11 febbraio 2012

Qualcosa di nuovo in Grecia

La protesta di piazza non è mai stata una cosa che mi facesse impazzire, questo perchè in Italia è sempre stata o strumentalizzata dai partiti (possibilmente di sinistra) o fatta dai figli di papà che non avevano niente da fare se non attaccare il "sistema". Ovviamente un sistema fondamentalmente democratico come il nostro e non uno come l'Iran dove prima ti riempiono di piombo e poi ti chiedono come ti chiami. Si chiama il coraggio della viltà. I sessantottini hanno iniziato la moda del contestare il nulla avendo come obiettivo far nulla, e ci sono riusciti, rovinando per bene la scuola. Negli anni successivi si sono periodicamente mostrati movimenti cloni, ultimo quello degli inutili NoTav (che in realtà si dovrebbero chiamare no galleria Torino-Lione ma sarebbe troppo lungo). Inutili perchè grazie al cielo l'Alta Velocità è ormai una realtà ben consolidata, e la galleria anche. La scusa è sempre la stessa, contestare il sistema. I sindaci della Val Susa semplicemente volevano un pizzo consistente per la galleria, i locali volevano più soldi per quel poco di terreni all'aperto su cui passerà la ferrovia (d'altronde è una galleria e il sottosuolo è proprietà dello stato), gli altri, per il 99 per cento provenienti da fuori Piemonte sono solo teppisti più qualche brigatista rosso tornato alla ribalta. Tutto questo per dire che il sistema della contestazione italica, usata quasi solo come pretesto per menare le mani, è sempre lo stesso: un folto gruppo di persone apparentemente normali (in realtà poi simpatizzanti per movimenti il cui più moderato sono i comitati marxisti-leninisti) e una ben nutrita frangia dei loro armata, equipaggiata, organizzata e incazzata, presente per menare le mani. Il copione è sempre lo stesso: i "pacifici dimostranti" davanti e dietro quelli armati, che spuntano in mezzo a loro d'improvviso e spaccano tutto mentre le forze dell'ordine reagendo colpiscono anche qualche "pacifico dimostrante" che ha sempre l'amico col telefonino che riprende il tutto. Ovviamente c'è poi la solita recita degli infiltrati di estrema destra o del Ministero dell'interno (come poi se fossero la stessa cosa, lol), che viene puntualmente smentita. Di fatto il movimento NoTav è stato sgominato definitivamente dopo l'ultima volta, quando tra gli arrestati si sono trovati alcuni terroristi rossi e delinquenti vari, gente per cui, imprudentemente, il movimento si è esposto dimostrando chiaramente la volontà eversiva. D'altronde già Pasolini, che pure era di sinistra, criticò aspramente questi giovani rivoluzionari da sabato sera, ricordando che loro erano solo figli di papà e i veri figli del popolo erano i poliziotti che si trovavano dall'altra parte. D'altronde, chi con un lavoro normale o responsabilità avrebbe tempo da perdere in continue guerriglie urbane?

Detto questo, ecco la novità. Questa foto è simile ad una che ho visto su La Stampa proprio oggi, dove però la gente non si limitava ad urlare, ma si menava di brutto. Cosa c'è di diverso dal solito? Di solito, negli episodi di guerriglia nostrana, i teppisti con la pancia piena e le scarpe firmate (e magari il papà compiacente o il posto fisso in un ufficio pubblico) sono sempre armati di mazze, a viso coperto o col casco in testa. Se hanno qualche insegna sono le solite, anarchia, comunismo et similia.

I greci che si iniziano a vedere ultimamente nelle foto non hanno le scarpe firmate. Non hanno bandiere di partito o pseudopolitiche, ma hanno la bandiera greca. Non hanno il volto coperto, non hanno mazze o manganelli in mano, ma sono a mani nude. Segno che non sono dei volgari teppisti che per hobby girano il paese, ma gente che il lavoro lo sta perdendo, e non è lì per fare guerriglia preventivamente, per sterili ideologie: è lì per far sentire la sua voce. E' gente normale. Gente che sta perdendo la pazienza. Un segnale che i governi dovrebbero iniziare a tenere in considerazione. Perchè la maggioranza moderata stavolta potrebbe non essere tanto silenziosa come in passato.

11 commenti:

  1. Ahi ahi ahi, AB, qui leggo un sacco di luoghi comuni. Non sono certo comunista ma io sono con quelli e la loro piccola patria.
    L'AV ha un senso in una rete sana e robusta, manutenuta bene, capillare che alimenta anche le linee AV e AC. Lì invece è un non-sense completo, certificato studiato smentito punto per punto utile sostanzialmente al PD e alle sue cooperative costruttrici di merda e ad un sistema che non vuole soluzioni ma che vuole un gran giro di pila.

    In quanto alla Grecia... uno stato che ha uno spaventoso sbilancio deficitario tra bene e ricchezza prodotti (pochi) rispetto ai consumi, non ha risorse, non ha economia di trasformazione, non puo' che avviarsi sulla via della miseria e dell'inedia.
    No, su una cosa primeggiano in Europa: l-evasione fiscale (su quella battono pure noi che siamo secondi).

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  2. Mio nonno diceva che nei luoghi comuni si nasconde la verità. Ho parenti in Val di Susa e loro (che erano comunisti, anzi più in là) si sono talmente disgustati della posizione di certi sindaci (interessati solo ai soldi) e dal comportamento di certi ambienti dell'estrema sinistra che hanno lasciato quelle aree per avvicinarsi al PD, tanto per dire. Di veri valsusini nel movimento ce ne sono uno su cento (mi verrebbe di dire anche in Val di Susa). Ma il punto non è quello. La rotaia è progresso, e visto dove stiamo andando (carenza di carburanti) chi si ferma è perduto. In più gli scambi con la Francia sono in netto aumento, e una linea commerciale moderna invece della tartaruga attuale è necessaria. Ammodernarla costerebbe di più anche in termini di disagio perchè priverebbe la Val di Susa del treno per dieci anni. La democrazia non significa dittatura delle minoranze. Il Paese è favorevole a quest'opera che tra l'altro, porta parecchio lavoro. Mi sembra di rivedere il PCI che era contrario all'autostradsa del Sole che tanto ha dato al paese.

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  3. Sulla Grecia beh, permettimi di ricordare che, prima dell'ingresso nell'euro, è sempre stata un paese magari non modernissimo ma dove si poteva vivere decentemente, cosa che ora non avviene più. Da quando in qua è una colpa essere un paese con poche risorse? L'euro funziona solo coi paesi ricchi? Allora resterà solo alla Germania e (forse) alla Francia. Prendiamo atto che una moneta che funziona solo per i ricchi è un fallimento.

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  4. prima dell'ingresso nell'euro... quale nefasta ricorrenza sovviene ai miei occhi, non sarà iniziato tutto in quella occasione? è una domanda che mi pongo spesso ed altrettanto frequentemente penso con veemenza all'Islanda e alla sua storia recente che offre ricchi ed interessanti spunti di riflessione su questo mostro che ha portato i comuni cittadini greci in piazza ormai esasperati: il neoliberismo... ma basta una parola composta a spiegare quello che sta portando l'Europa, geograficamente intesa, a questo massacro?

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  5. Ingresso nell'Euro...
    A paesi dalla finanza cicalesca passopiùlungodellagambisti ha permesso un aumento del tutto estemporaneo drogato, pompato del tenore di vita e poi... sono rimasti i danni.
    In Italia gli anni dal 2000 al 2008 hanno corrisposto ad uno sciagurato, spaventoso, nefasto e tumorale boom edilizio speculativo che ha distrutto centinaia di migliaia di ettari di terreno per della roba di merda, orribile, vuota e inutile che ha distrutto e demolito il settore primario.
    Questo perché i tassi bassi hanno permesso a cani e porci di avere da una parte finanziamenti (mutui) per importi elevati, dall'altra a speculatori palazzinari magnaccia del territorio, capannonari e altra gentaglia parassitaria del genere di massacrare il belpaese con una diarrea di edilizia indegna sia in qualità che in aspetto.

    I greci si sono invitati in una crescita fittizia e dorgata della loro presunta ecomomia e ora si trovano col culo per terra.
    Dopo il banchetto non c'è più una bricioa e mo' sono cazzi.

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  6. Tempo addietro avevo letto le parole di Roberto Gremmo (uno dei fondatori dell'automomismo piemontese e valdostano nonché della Lega prima che questo partito fosse corrotto dal potere) sullo scempio previsto in Val di Susa.

    Secondo, prima o poi recupererò un saggio di un prof di una uni svizzera esperto di trasporti che documenta rigorosamente le cazzate del TAC val di susa e, specie, perché sono doppiamente pericolose in quanto vanno a sottrarre fondi per il salvataggio del traffico merci su ferro in Italia che ha altre straordinarie urgenze (a partire dai nodi).

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  7. Le cause del disatro sono tante, senz'altro.

    Che ad esempio il boom edilizio sia stato un fake non v'è dubbio, ma più che da noi ha fatto danni in Spagna dove Zapatero ha dato concessioni a cani e porci e poi ha fatto marcia indietro quando ha scoperto che dietro ai finanziamenti c'erano le mafie colombiane e quelle russe. Certo, in realtà è così dappertutto: l'edilizia è "il" modo per riciclare soldi sporchi.

    In questo l'euro c'entra e non c'entra, ma c'entra là dove i prezzi si sono impennati a tal punto da ammazzare la classe media e povera e a distruggere le esportazioni. Non c'è stato nessun organo di controllo, nè qui, nè altrove.

    In più aggiungi l'umana incapacità di fare la formica e il cerchio si chiude. Quello che mi preoccupa non è tanto se il sistema salti o meno, perchè sta saltando.
    Il problema semmai è quello che succederà dopo.

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  8. Ho dovuto cercare un po' ma ho ritrovato quel documento importante (tra varie centinaia) che demolisce ogni parvenza di utilità del TAC in Val di Susa anche dal punto di vista tanto sparapanzostrombazzato di una fantomatica e presunta urgentisssssima e importantisssssssima necessità impellente per il trasporto merci su ferrovia (quale?).

    Val di Susa: un tunnel per trasportare aria?

    di Sergio Bologna (Head of Transport Dept. - Antoptima SA, Lugano - società spin-off dell'Università della Svizzera Italiana)
    da ItaliaMondo - Logistica & Intermodalità (maggio 2006)

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  9. Interessante ma non tiene conto della realtà futura.

    1) In futuro coi costi della benzina la soluzione treno sarà obbligatoria. E gli autotreni dovranno fare uso dell'autostrada viaggiante per risparmiare al massimo.

    2) Il vagone dell'autostrada viaggiante con l'autotreno sopra non può passare dal Frejus: banalmente, la galleria è troppo bassa. Rifarla costerebbe più che farne un'altra, richiederebbe lo stesso tempo, e in più lascerebbe la valle senza treno. Il nuovo tunnel manderà al diavolo la sete di soldi dei valsusini, che hanno l'autostrada più cara e più brutta d'Italia. Se potrò salire anch'io sul treno con l'auto poi sarebbe fantastico, e i notav potranno bloccare strade e stradine anche tutti i giorni: non se ne accorgerà nessuno.

    3) Torino ha già un enorme interporto pronto che ora usa per i tir, adattarlo alla ferrovia è uno scherzo.

    4) Ottimizzare i carichi è una favola per bambini. Cosa faccio, mi metto d'accordo con un concorrente o magari aspetto di avere abbastanza carico per muovermi pieno? Certo, e intanto gli altri mi passano davanti nelle consegne, perdo le commesse e fallisco. Prova a non avere la merce quando il cliente la vuole: va da un'altra parte.

    Io penso che ci voglia un po' di sano realismo. Opporsi all'alta velocità oggi ha la stessa logica del PCI che si opponeva all'Autostrada del sole, o dalle mie parti i verdi che si opponevano all'autostrada Torino Pinerolo, che fa risparmiare un'ora buona, un sacco di benzina e di mal di pancia in coda. Questi atteggiamenti radical chic contro tutto e tutti sono estremamente provincialie tipici di chi vede solo il proprio microcosmo. Come chi non ha la patente, abita in città e pretende che tutti vadano a piedi, magari anche quelli che abitano a venti km da un centro abitato.

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  10. > Il vagone dell'autostrada viaggiante con l'autotreno sopra non può passare dal Frejus

    Infatti, questo è uno dei sintomi della malasoluzione.
    Devono girare i contenitori sui carri, non i contenitori sui camion sui carri.
    Solo che per i contenitori ci vuole un sistema logistico fatto di nodi, di scali intermodali grandi e medi e di una diffusione capillare di raccordi ferroviari merci per tutte le imprese medio grandi.
    Cosa ovviamente che non esiste in Italia (negli ultimi 30 anni ho assistito alla distruzione sistematica del 90% degli scali ferroviari, a partire da quelli che funzionavano eccellentemente, la follia del buttare tutto su gomma...). Anzi, con quei 23G € verranno ulteriormente tagliate le risorse sul sistema ferroviario merci marcio e già in agonia.

    Il presidente di ÖBB, a proposito del tunnel di base del Brennero, dice che sarebbe una assoluta follia riproporre l'esperimento fallimentare dell'autostrada viaggiante.


    > Ottimizzare i carichi è una favola per bambini
    Ancora Bologna:
    "ci sono, sono i sistemi che l'intelligenza artificiale ha messo a disposizione della logistica, ma richiedono, più che capitali, un cambio di mentalità, trasparenza nelle transazioni, condivisione dei protocolli, partnership, disponibilità al cambiamento, dettaglio e accuratezza nella raccolta e conservazione dei dati, e tante, tante tecnologie di rete. Là dove questi sistemi vengono impiegati sistematicamente, come in Germania, la percentuale di vuoti nel traffico merci su strada è del 15% (dato dell'Associazione degli Spedizionieri tedesca, gennaio 2006)."
    In Italia siamo al 50% dei TIR che girano vuoti.
    I tedeschi non sono favole per bambini, esistono, sono un paio di decine di milionate di bipedi in più di noi (non sono un paesino giocattolo) non sono un paese comunista né trogloditico, non trasportano solo fave piselli e legname, mi pare che abbiano un filino meno problemi di noi.
    Insomma, basterebbe imparare e copiare qualcosa, no, invece di dilapidare i denari in roba che peggiora i nostri squilibri patologici aumentandone le cause.

    > magari anche quelli che abitano a venti km da un centro abitato

    Allora chiediamoci come mai
    1 - hanno speculato cementificando per decine di km intorno alle grandi città allontanando le persone dal posto in cui lavorano (si chiama antiubanistica e speculazione edilizia e corruzione e commistione conflittuale di interessi)
    2 - perché le linee ferroviaria (suburbane) non solo non sono state costruite ma sono state demolite
    (sulla sede della Brescia - Salò, la tanto "civile" lombardia, i privati hanno costruito abusivamente sull'area di sedime rendendone impossibile la ricostruzione e la riattivazione, siamo a questa follia collettiva,solo per citare il primo caso che mi viene delle decine noti).

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  11. Guarda, sull'autostrada viaggiante ci sono pareri favorevoli e contrari e quindi pro e contro. Trovo più economico e più veloce che il camion non debba essere montato e somontato ogni volta e che viaggi completo di autista (meno infrastrutture necessarie). L'Italia non è la Germania, che è una tavola senza montagne, cerchiamo di ricordarcelo. Le soluzioni che vanno bene là spesso sono inapplicabili qua. Non siamo dei pazzi, molte merci che arrivano dalla penisola iberica e dalla Francia viaggiano su traghetti che portano l'intero autotreno, il che è una soluzione molto risparmiosa. Però da sola non può assorbire tutto il traffico. La ferrovia ad alta capacità è necessaria (infatti parlerei più di TAC che di TAV in queso caso).

    La soppressione di molte linee è legato spesso al bassissimo numero di persone che usurfruiscono del servizio. Se sempre più gente usa l'auto invece del treno bisogna disciplinare la gente, non accusare lo stato che si trova a gestire servizi senza utenti.

    La speculazione edilizia è un male planetario ed è una diretta conseguenza del distorto e patologico pseudoamore per il verde del cittadino che vuole l'appartamento in campagna con l'autostrada a 100 m così può arrivare in città in 20 min. E' l'umano medio che concorre in prima persona alla devastazione ambientale. La colpa non è solo delle delinquenti amministrazioni locali che cementano, o delle mafie che ripuliscono i soldi cementando, ma anche dei compratori cittadini del cemento. Niente compratori, niente cemento.

    Te lo dico chiaramente, detesto i cittadini "verdi". Ambientalisti dell'ultima ora, animalisti e radical-chic col SUV e le minchiate firmate Apple. Questi vogliono la città in campagna, ma siamo matti?
    Penso che sarai d'accordo con me.
    Io sto a 550 m circondato da bosco che devo far tagliare ogni 10 anni se no mi entra in casa (da solo ne taglio un po' col motosega, ma quando è troppo è troppo). Non ho fogne ma fossa biologica. Non ho metano, ma stufe a legna e cisterna a gasolio per il riscaldamento e bombolone a gas più il sistema solare per l'acqua calda. L'acqua per farla arrivare fin qui ho dovuto mettere una pompa con motorino elettrico (e autoclave per ridurre al minimo la spesa elettrica) perchè i cazzari dell'acquedotto non me la mandavano.

    I cittadini vogliono la villetta nel bosco con il metano, il solare (solo perchè è chic e fa molto "sinistra"), le fogne e l'acquedotto in casa, e, come ho detto sopra, l'autostrada a 100 m. Questi sono i colpevoli dell'edilizia selvaggia. E vengono a parlarmi di ambientalismo, a me che già a dieci anni andavo in montagna e mi riportavo ogni singolo rifiuto a casa, a valle. A me che non ho mai buttato un singolo pezzetto di carta dall'auto e che spengo le sigarette e me le metto in tasca se non ci sono posti per buttarle? Ma come cazzo si permettono questi cittadini? Ho fatto trial per anni spendendo soldi per olii ecologici e i merdosi guardaparchi cittadini paraculati modello posto-fisso-nel-pubblico mi rompevano i cojoni mentre andavo a far trial in zone AUTORIZZATE NEL MIO BOSCO?

    Guarda non sei l'unico incazzato coi cementatori. A me i cementatori portano merdosi cittadini finto-ambientalisti, e già mi basta per farmi incazzare.

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