martedì 7 febbraio 2012

Alla faccia dell'effetto serra

Fino a ieri c'erano centinaia di soloni che profetizzavano disastri legati al riscaldamento globale. Riscaldamento supposto (da loro), calcolato con le medie su periodi "lunghissimi" di ben trenta-quarant'anni. Come se la Terra si accorgesse di noi e cambiasse il clima in quarant'anni (suppergiù l'età di questi profeti da bar) e non in centinaia o migliaia di anni. Ridicoli. L'anno prossimo scommetto che se ci sarà un freddo paragonabile a questo ci sarà chi profetizzerà una nuova glaciazione. Il problema che purtroppo in questo paese i pirla li fanno parlare invece di metterli a lavorare in miniera al posto di un piccone (perchè per usarlo ci vorrebbe testa).

Poi, le energie alternative, altra bufala cosmica. Centinaia e centinaia di giornate (misura del terreno piemontese uguale a 3810 metri quadrati) fertili ricoperte in provincia di Cuneo di assolutamente inutili pannelli solari che non si mangiano e che producono già poco di solito (sei/sette mesi all'anno), e adesso niente del tutto perchè sono sotto due metri di neve mentre il sole, hanno scoperto gli ambientalisti, d'inverno è in ferie. Io veramente lo sapevo già perchè ho il solare a casa per l'acqua sanitaria, che funziona, quando va bene, sette mesi all'anno. I generatori eolici? Congelati. Le centrali idroelettriche? Congelate. Il gas? Ce l'hanno tagliato. Il gasolio? Costa l'ira di Dio. E i rigassificatori, siccome non erano approvati dallo 0,12 di verdi italiani non li hanno fatti. Risultato? Bruciamo carbone come nel 1700 e olio combustibile che inquina più di un ordigno nucleare tattico. Una furbata paragonabile a quella di Napoli dove non volevano inceneritori, termovalorizzatori et cetera, e così ecco i risultati. Un grazie agli antinuclearisti che dicono (dicono eh ma chi si fida?) di aspettare la fusione nucleare che arriverà nel 2200, quando saranno morti (a Dio piacendo).  Io la stufa a legna ce l'ho, mi secca un po' la futura mancanza di elettricità ma un pannello solare per accendere il pc un'ora al giorno lo trovo, anche se di più, non si fa. Quando gli antinuclearisti cittadini vegetariani biologici e pacifinti cominceranno a congelare nelle loro città senza stufe a legna nè camini, credo che un po' sorriderò, e chissà, forse nell'ultimo istante di vita penseranno: ma il nucleare "vecchio" non avremmo potuto usarlo come soluzione ponte fino all'arrivo delle nuove tecnologie invece di limitarci a pagarlo caro e salato ai paesi confinanti e di perderci dietro a boiate inutili?

No, dico io, perchè quando si fanno le crociate non c'è via di mezzo, e i fanatici non ragionano mai per terze vie. Amen. Questo è un altro chiaro avviso: ce ne saranno altri che non verranno ascoltati, poi sarà ora di lucidare lo schioppo ereditato dal nonno perchè sarà mors tua, vita mea.

2 commenti:

  1. Sono in completo disaccordo, AB.
    Io sono un antimodernista ragionato e non c'è peggio del modernismo del nucleare.
    Appena ho un po' di tempo torno e cerco di affrontare alcuni punti.

    Fino a 15 giorni fa, qui in Emilia, a Pavullo, c'erano 19° e in Emilia Romagna c'erano stati 6 mesi di siccità drammatica. Un episodio freddo non vuol dire nulla, anche il 2012 è stato, mondialmente, tra i 10 anni più caldi del secolo. Confondi metereologia con clima.

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  2. Non ne dubitavo :) Io comunque sono un moderato positivista, e non escludo a priori nessun tipo di fonte di energia, e il nucleare è una fonte di energia. Quanto all'effetto serra, ci sono studiosi sostenitori dell'una e dell'altra parte. Io seguo l'una: non si può ragionare sulla base di pochi decenni, ripeto. Ci sono stati anni di siccità e di umidità assoluti che lasciano il tempo che trovano. Diffido delle interpretazioni che corrono sull'onda emozionale. Si ragiona con la testa, non con la pancia. La Terra è meno controllabile di quanto la concezione antropocentrica preveda. Quando le cose non le piacciono, si ribella. E spesso si ribella lo stesso, così come pare a Lei.

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