martedì 6 agosto 2013

Condanne

La condanna di Berlusconi sulla questione diritti Mediaset è un esempio di come in Italia la giustizia sia amministrata da mentalità a dir poco malate. La  Cassazione ha anticipato all'ultimo il verdetto perchè "si configurava la possibilità della prescrizione". E gli altri milioni di casi? Assassini, stupratori et cetera? Dobbiamo sperare in un'improvvisa sterzata di efficienza?

Io penso che sia un colpo di giustizia un po' "ad personam", ma potrei sbagliarmi, vedremo i prossimi anni quante altre volte succederà.

La condanna è a dir poco anomala: 4 anni di carcere (che tra domiciliari e sconti vari sarà poca cosa), ma l'interdizione da pubblici uffici è da rivedere (così questa parte cadrà in precrizione). Come se la Polizia Stradale mi fermasse in autostrada mentre vado ai 200 all'ora e, dopo avermi fermato, mi facesse la multa ma senza togliermi i punti.

Potere dei giudici, le nuove divinità.

La cosa più stupefacente però, è la motivazione della sentenza: non perchè "Berlusconi non poteva non sapere" (e meno male, per una volta), ma perchè dei testimoni hanno detto che lui sapeva. Quindi se Berlusconi porta 30 testimoni che dicono che le sue cene non erano festini a luce rossa sono tutti comprati da lui, ma se due o tre per uno sconto di pena dichirarano che lui è colpevole, sono credibili.

Perchè questo è il punto: in Italia, e solo in Italia, in assenza di prove, il testimone è una prova. Quando connviene, ovviamente...

Se io dico che il mio vicino è un assassino, la mia dichiarazione è una prova. Povera Italia