domenica 20 novembre 2011

la Terza Via


Questo è l'inizio di una ricerca personale. Una ricerca su quale potrebbe essere il tipo di società migliore. Non la ricerca di un'utopia, che è solo un esercizio intellettuale, ma la ricerca di un sistema pratico che garantisca agli uomini quello che gli uomini cercano.

Un sistema meritocratico che valorizzi le capacità dei singoli senza distruggere l'esistenza di altri e che trasformi l'attività e la soddisfazione professionale in valore. Una società in cui i servizi dati dallo Stato siano proporzionali ai servizi dati dal cittadino allo Stato stesso, senza per questo abbandonare chi è impossibilitato a farlo per sventura o per natura, punendo in modo impietoso i simulatori.

Un sistema che fornisca gli strumenti per comprendere i propri limiti ed avere coscienza delle proprie capacità per collocarsi consapevolmente nel gradino della società corrispondente, rendendo impossibile all'incapacità di travestirsi da vittima.

Un sistema che sappia trasmettere degli ideali comuni e valorizzarli, trasformando le differenze in un valore aggiunto ma non in una scusa per un dissenso non propositivo.

Un sistema in cui diritti e doveri siano le due facce di una stessa medaglia e non la sterile singola faccia di una vita incolore.

Un sistema in cui la moneta sia un mezzo e non un fine, la Fede un sentimento interiore e non un obbligo, l'Amor di Patria un ricambio e non un'imposizione a senso unico, la Famiglia un punto di partenza e non d'arrivo, l'Amicizia una necessità interiore e non strumentale.

La Quadratura del Cerchio.

4 commenti:

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