Il New York Times, di oggi scrive infatti che molti istituti di credito (tra cui Merrill Lynche e Barclays Capital)
hanno pubblicato decine di rapporti in cui esaminano la possibilità di
un crollo dell'Eurozona. Stanno preparando dei piani di emergenza.
- E gongolano, così il loro dollaro tornerà di moda.
Nomura: «a meno che la Banca centrale europea intervenga per aiutare
dove i politici hanno fallito, un collasso dell'euro al momento sembra
più probabile che possibile».
- E cosa fanno? Ci mettono i banchieri a capo dei governi. Dei geni.
Tui, il gigante del turismo tedesco, ha di recente spedito una lettera
alle catene alberghiere della Grecia chiedendo che i contratti vengano
rinegoziati per tutelarli da eventuali perdite se Atene uscisse dalla
moneta unica.
- Però poi dicono che se l'Italia esce, l'euro salta. Ipocriti, un'Italia competitiva con la lira o un possibile euro mediterraneo li spaventa più del babau.
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