mercoledì 7 marzo 2012

British Gas scappa dall'Italia

In Italia quando vuoi costruire qualcosa, qualunque cosa, soprattutto se per la comunità, hai una fitta serie di ostacoli:

1) I verdi, praticamente sempre.
2) L'italiano medio, solo quando gli costruisci qualcosa vicino.
3) Il contestatore di sinistra, che lo fa per supportare il popolo, ovvero i due precedenti.
4) Il teppista di professione, preferibilmente anarchico, che, quando uno dei tre precedenti inizia a lamentarsi, si mobilita in base ad un odio generalizzato per tutto ciò che è fatto da un ente pubblico o privato. Questo perchè secondo lui la mafia è dappertutto, anche a casa sua, infatti litiga col padre tutti i giorni perchè lo mantiene lavorando per un'azienda sicuramente mafiosa.


Nel caso del rigassificatore che la British Gas voleva costruire (da 11 anni) a Brindisi, si sono cercati di eliminare i quattro punti di sopra. Sì perchè i britannici, che hanno anche a casa loro problemi di profeti della distruzione, hanno deciso di fare il rigassificatore in mare aperto (perchè 16 km erano troppo pochi per i soliti lamentosi), dove non hanno vicini italiani medi e dove i verdi non arrivano perchè questi impianti non inquinano. E di conseguenza non ci sono nemmeno contestatori e teppisti professionisti.

Poveri britannici, si erano dimenticati del nemico peggiore: la burocrazia italiana. Sì perchè in Italia, i peggiori nemici non sono quelli sopra, che pure non scherzano, ma sono i passacarte. Quelli che fermano, rimandano, rallentano, modificano ognuna delle innumerevoli fasi che bisogna attraversare nella giungla burocratica. Perchè? Perchè, essendo insignificanti ingranaggi del sistema, cercano di darsi importanza bloccando là dove possono, oppure, seconda possibilità, perchè semplicemente sono degli incompetenti e per tutelarsi (leggasi pararsi il culo) l'unica arma che hanno è non fare assolutamente nulla. Tertium datur non est.

Così, dopo 11 anni di battaglie contro i mulini a vento, anche i britannici hanno gettato la spugna.

Cosa serve un rigassificatore? Ovviamente, secondo i detrattori, a niente: si sono svegliati una mattina e l'hanno inventato per far soldi alle mafie. In realtà è semplicemente l'unico metodo che abbiamo per approvigionarci di gas dai paesi non collegati con gasdotti, abbattendo i costi, e non diventando schiavi dei soliti noti, che ogni tanto chiudono i rubinetti.

4 commenti:

  1. Decrescere.
    Siamo troppo stipati e ogni cosa che si fa va a pestare i piedi a qualcuno e a rompere i maroni ad altri.
    Rispetto agli anni del boom (sciagurato) ora le persone hanno una percezione molto più alta del proprio benessere e della qualità di vita.
    La costipazione antropica dovuta al tumore della crescita si sta rivolgendo contro di essa.

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  2. Dobbiamo uscire dalla spirale della crescita....è inutile continuare a crescere all'infinito senza sapere come.
    La via del successo è fatta di risparmio energetico e fonti alternative ma di certo questi risultati non si ottengono bloccando l'implementazione di impianti preziosi come questo o coprendo fertili campi con pannelli fotovoltaici installati "ad capocchiam".
    Comunque notizia interessante come al solito anti.
    Ciao

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  3. In realtà, a quanto vedo, a parte le aziende quotate in borsa che spostano fumo, la crescita vera si è fermata da un pezzo. Migliaia di P.IVA chiuse ogni anno, italiani che vanno (di nuovo) a lavorare all'estero, in più, secondo le stime, tra vent'anni un italiano su tre avrà 65 anni. Di fatto l'Italia è un paese destinato al collasso per eccesso di anzianità. Viviamo troppo a lungo.

    http://www.telefonoblu.it/anziani_quanti_sono_saranno.htm

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  4. Però ciò che si è fermata è la crescita.
    Non siamo certo nello spirito della decrescita che è tutt'altro che l'agonia del tumore accrescitivo.
    Tant'è che anche a livello linguistico questi apologeti (dell'economia neoclassica) della crescita scrivono e dicono "crescita negativa".
    La decrescita è : me ne vado al lavoro in bici perché mi piace, pedalo, arrivo prima, mi muovo e impiego meno.
    La crescita negativa è: puttana eva, non ho più soldi per il pieno che due coglioni devo pigliare la bici.

    Dal punto di vista del bilancio sistemico di lungo periodo, siamo passati dallo squilibrio patologico di una crescita insostenibile che ha fracassato e maciullato tutto. Ora il sistema è in uno stato di grave disequilibrio e fortemente instabile. O cerca di continuare aggravando ilsuo stato oppure sarà necessario passare per il cambiamento (assai faticoso) della terapia e di un ritorno alla sostenibilità.
    Essendo nella merda devi decidere se vuoi continuare a sprofondare oppure se cerchi di uscirne. Rimani comunque nella merda.

    Quando sei gravemente malato puoi differire la cura oppure passare per la terapia che in genere non è rose fiori, fischietti e lustrini.

    In tutto ciò c'è l'aumento della vita media.
    In una visita a Mantova, leggevo le età alle quali i duchi schiattavano: 39, 41, 43...
    Esattamente la metà.
    E considera che era la parte privilegiata e che stava meglio della popolazione.

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