lunedì 4 novembre 2013

Barilla, ostaggio delle boriose lobbies gay

Barilla aveva dichiarato che il suo target e i sui testimonial riflettevano la sua idea di famiglia, ovvero la famiglia tradizionale, eteresossuale, anche se la precisazione mi sembra ovvia.

Le lobbies gay, e i cosiddetti politically correct loro amici (ovvero la schiuma della società) hanno ovviamente cercato di mettere in imbarazzo Barilla additandolo come sessista, razzista et cetera. Tutto perchè aveva detto una cosa assolutamente normale. Solo che le cose assolutamente normali non piacciono, in particolare a chi evidentemente normale non è. Il risultato è stato una campagna diffamatoria contro la Barilla, accompagnata da boicottaggi vari che hanno indotto l'azienda alla retromarcia e alle scuse.

Oggi so che le scuse verranno accompagnate da nuove campagne pubblicitarie progressiste più o meno indegne dell'immagine che la Barilla dava. Il risultato immediato è che, a causa della mancanza di midollo di mister Barilla, io passerò alla De Cecco.

In un paese in cui un imprenditore s'impaurisce per le minacce mafiose di clans fans della sodomia tra i pari sesso, direi che è ora di dare un segnale forte, ed i il segnale da dare è che le famiglie etero sono l'unico mercato da tenere in considerazione: il resto sono percentuali infinitesimali, e queste percentuali infinitesimali cominciano a darmi su i nervi.

La dittatura delle minoranze è la prima causa delle svolte autoritarie brutali, perchè sono la spia di ciò che diceva Socrate: la democrazia degenera in anarchia. L'anarchia è, come dice l'etimologia, assenza di guide, di autorità, di comando. Senza un comando vige il mors tua, vita mea: sì, mi potrebbe piacere, ma scommetto che a quelli che non hanno una decina di armi in casa non andrebbe tanto a genio. E siccome io penso a loro che, deboli, non sopravviverebbero, credo che sia meglio un sistema mal governato che un sistema non governato.

E questo sistema mal governato, bello o brutto che sia, si chiama democrazia, e, ahimè, in democrazia vige la legge della maggioranza, per cui basta con le genuflessioni alle minoranze. Quando Barilla l'avrà capito, comprerò di nuovo la sua pasta.

2 commenti:

  1. Bah
    A me è dispiaciuto che Barilla si sia poi rimangiato tutto.
    Sebbene io sia contrarissimo alla sua stomachevole edulcorata e falsa idea de La famiglia del mulino bianco (che nel linguaggio comune è diventato proprio sinonimo di apparenza tanto stereotipata quanto irreale e falsa) avevo apprezzato che non aveva piegato le sue idee (per quanto discutibili) a palanche, marketing o altro.

    Per quanto riguarda forma di governo e maggioranza...

    preferisco l'anarchia a questa oligarchia rappresentativa travestita da democrazia
    preferisco la democrazia diretta del comune all'anarchia

    L'unica diritto al potere è quello della responsabilità ovvero del pagare in prima persona per le scelte che si fanno.
    Se le scelte ricadono su altri, tale diritto cessa.
    Per tornare a tema...
    Non c'è alcun diritto di... fare i froci col culo degli altri ed in casa di altri.

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  2. Nessun dubbio sugli stereotipi, ma qui il problema è la mancanza di spina dorsale senz'altro.

    L'anarchia fuori dai salotti chic e dai centri sociali è quel mondo in cui chi ha le armi vince perchè ammazza il prossimo per primo. Cose già viste. Niente servizi, niente scuole, niente ospedali, niente. L'uomo diceva Platone è un animale sociale. Con l'anarchia l'uomo è solo un animale.

    Se vai in Africa ne trovi quanta ne vuoi, meglio che da noi. Però bisogna girare ben armati. Non è detto che non torni anche qui...

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