sabato 19 maggio 2012

Il tradimento tedesco

"La Germania ha gestito la globalizzazione in modo consapevole, avere paesi come l’Italia dentro la moneta unica ha reso l’euro una moneta più debole di quanto sarebbe stata altrimenti e ha permesso a Berlino di esportare".

"Un’Italia fuori dall’euro, visto il nostro apparato industriale, poteva fare paura a molti, incluse Francia e Germania che temevano le nostre esportazioni prezzate in lire. Ma Berlino ha consapevolmente gestito la globalizzazione: le serviva un euro deprezzato, così oggi è in surplus nei confronti di tutti i paesi, tranne la Russia da cui compra l’energia. Era un disegno razionale, serviva l’Italia dentro la moneta unica proprio perché era debole. In cambio di questo vantaggio sull’export la Germania avrebbe dovuto pensare al bene della zona euro nel suo complesso."

Vincenzo Visco - 13 maggio 2012

2 commenti:

  1. Il problema delle monete forti e deboli...
    La svalutazione competitiva della liretta era parte dello spazio dei problemi.
    Non puoi pensare di svalutare invece che di migliorare. Ovvero, come osservava del tutto ovviamente Krugman (citato sul Corriere o sul Fatto) su Grecia ed Argentina, la prima è nella merda fino al collo (questa è una mia aggiunta, l'economista lo diceva con altre parole) in quanto importa (moltissime, quasi tutte le) risorse, la seconda esportatrice fenomenale.
    L'Italia è come la Grecia, importa quasi tutto.
    E non puoi pagare quelli che ti danno il tungsteno, la carne, i tuoi fornitori di TAC, di metano, quelli che ti vendono l'orzo e treni di frumento o CPU con della carta, non se ne fanno nulla della tua carta stampata con i bei colori sopra e tanta ma tanta.
    E' un'illusione quella di migliorare la tua economia con l'inflazione ed è la stessa illusione che moltissimi sinistri a partire da Paolo Barnard ora invocano con la MMT (Modern Money Theory). E se hai un male e pensi di curarlo con delle illusioni, esso potrà solo peggiorare.
    Non funziona quando devi importare ciò che devi lavorare e rivendere.
    E'necessario investire su ciò che fai, come lo fai e sulla cultura generale.

    Sai che ti dico? Che una liretta di carta avrebbe reso berline e altri prodotti tedeschi così starordinariamente cari da renderli impossibile per una massa di imbecilli italioti che prenderebbero pure la zia tedesca o il proprio pene se li vendessero loro.
    A partire da certi presidenti del consiglio che tu difencevi di brutto 'na volta su AK >;) che giravano su AUDI.
    Ma hai mai visto un presidente francese girare su una Maserati, uno tedesco su una Rolls o un francese girare con una BMW? Semplicissimi segni del popolo massa che rappresentano molto bene.

    Ecco, questa esterofilia bieca (la stessa che riempie la lingua italiana di termini esteri sciommiottati e usati a sproposito) fa parte dei mille mila problemi di questo paese per il quale esso non ce la fa.

    Poiché Massimo Fini ancora una volta mi ha letteralmente strappato le parole e pensiero da bocca e testa riporto qui un collegamento ad un suo articolo.
    W Angela!

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  2. Guarda che sono il primo a condannare l'esterofilia germanofila nelle auto. Mai posseduta un'auto tedesca in vita mia. Sulle Audi di Berlusconi comunque sono d'accordo: è un grosso errore. Il Berlusca però lo difendo ancora: è l'unico che abbia cercato di fare qualcosa che non fosse metterci a novanta. Prodi e la sua banda bassotti (i vari G&S) ci hanno solo salassato, svenduto e rovinato prima durante e dopo.

    Conosco il pensiero di Barnard e prossimamente ne parlerò qui: mi hai quasi letto nel pensiero :) Ha ragione quando dice che uno stato senza possibilità di battere moneta non è uno stato. Ci siamo fatti mettere nelle mani delle banche, e le banche non possono dettare legge ad una nazione.

    Uno stato se ha bisogno di liquidi non può indebitarsi con una banca straniera nè distruggere con le tasse la sua gente: deve battere moneta. Di qui arriva l'inflazione, certo, ma o si fa così o si invade un paese militarmente per prendere risorse. L'inflazione si controlla. E' illusorio pensare di pagare i servizi solo ed esclusivamente con le tasse. la situazione attuale è lì a dimostrarlo.

    Il Giappone ha il 200% di debito pubblico, eppure nonostante catastrofi varie e assoluta mancanza di risorse va sempre a mille. Perchè? Semplice, è un paese sovrano che batte moneta e la inflaziona quando serve. E i suoi prodotti sono anni luce meglio di quelli tedeschi.

    Poi è sacrosanto cercare il pareggio in bilancio, l'efficienza ed efficacia del pubblico, ma fatto da paesi sovrani, non per ordine di banche private.

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