La certezza ce l'avevamo già prima, questa è solo una conferma tutt'altro che inaspettata. Come attorno a Parmalat girava tutto un sistema mafioso di connivenze e omertà nell'intera regione, che sapeva benissimo dell'immenso sistema di scatole vuote della famiglia Tanzi e ne traeva vantaggi vari (dall'occupazione in su), così in Toscana, l'affaire MPS è stato frettolosamente dimenticato.
Monocromatica da sempre, come tutte le città ad alta infiltrazione mafiosa (tipo Palermo che però il colore qualche volta l'ha cambiato) a Siena ha votato ben il 68,39%, un record nell'attuale caduta d'interesse. Il PD, principale responsabile della gestione mafiosa del sistema che girava attorno a MPS, ha preso il 40% dei voti, e la coalizione "di sinistra" (negli anni alleata del PD) il 10%, a significare l'alto livello di inquinamento della città.
D'altronde i posti di lavoro elargiti dalla mafia in loco sono notevolmente differenziati (dalle cooperative in su), e i cittadini ringraziano. Con la modifica della legge elettorale e l'atteso ripristino delle preziose preferenze, il voto di scambio sarà finalmente di ritorno semplificando enormemente la gestione delle regalie. Le città corrotte non cambiano mai colore, è quello il prezzo da pagare.
Il conflitto tra bene comune e interessi individuali è così antico che... la specie homo è solo l'ultima, nella biologia, ad esserne interessata.
RispondiEliminaSe favorisci o imponi moralisticamente solo il bene comune (come fu fatto nel comunismo) non funziona perché individualmente non c'è alcun interesse.
Se favorisci solo gli interessi individuali e togli le leggi che regolano la convivenza non funziona perché la dimensione sociale collassa e degrada ad un insieme di individui in perenne ed acerrima competizione.