martedì 11 settembre 2012

Il suolo agricolo è in lotta contro la cementificazione.

Sembrerebbe il titolo di un post di un Uomo In Cammino, mentre è il titolo di un articolo dell'Allevatore Magazine di agosto 2012 che mi è capitato sotto gli occhi poco fa.

La rivista in questione riporta che negli ultimi quarant'anni, la superficie persa alla coltivazione è di 5 milioni di ettari. Siamo passati da 18 milioni di ettari a meno di 13. Ora, è vero che sono aumentate anche le superfici occupate da boschi (se la gente se ne va, la natura riprende il sopravvento), e le aree semplicemente abbandonate, e non è solo questione di cemento, comunque il problema nel paese della pasta è grave.

Non si tratta di ritornare ad essere un paese agricolo, nè di ricominciare a fare agricolture superintensive che non servono a nulla, si tratta semplicemente di ripensare l'agricoltura e di non vederla più come un lavoro di serie B, o peggio vedere i terreni solo come fonte di lucro per l'edilizia.

Le responsabilità non sono solo dello Stato, perchè negli anni settanta-ottanta, materie come urbanistica ed agricoltura vennero trasferite come competenza, dallo Stato alle Regioni. Ovviamente anche Comuni, Province  e varie comunità montane sono state interessate, ma anche a livello locale, i risultati non ci sono stati.

Questo perchè, secondo me, c'è sempre stato fondamentale disinteresse e ignoranza nei confronti di allevatori, coltivatori diretti et cetera. Mentre è passata una certa mentalità prettamente cittadina legata a un generico culto della natura intesa come qualcosa di quasi metafisico, e che ha creato e poi nutrito invasati di vario tipo, si è perso di vista l'unico vero uomo che se ne occupava, ovvero l'agricoltore-allevatore.

Così sono nati vegetariani integralisti, animalisti, filosofi che dissertavano dell'effetto serra ma non sapevano nemmeno cosa si coltivava a due km da casa loro nè che il latte vaccino fosse il risultato di una gravidanza bovina e non un prodotto automatico di una vacca. Vacca, non mucca. Persino nelle parole il cittadino dista milioni di anni luce dall'allevatore-agricoltore. Si è colpevolizzato l'agricoltore perchè sfruttava la terra, l'allevatore perchè uccideva gli animali ed entrambi se erano cacciatori. Persino il loro reddito era oggetto di critica, così alla fine divenne meglio lavorare 8 ore in fabbrica che 12 nei campi
e per pochi soldi. Abbandonati i terreni, sono diventati un ottimo cibo per l'edilizia selvaggia.

Che cosa ci si aspettava? Dice la rivista, prima c'erano i campi di sterminio, ora abbiamo lo sterminio dei campi.

11 commenti:

  1. AntiBolscevico, non avrei potuto scrivere meglio ciò che hai espresso.
    L'attacco distruttivo al terreno agricolo è una delle principali disfatte del paese. In economia lo si defiisce primario proprio perché una economia sana, robusta deve avere l'agricoltura, la zootecnia, la silvicoltura etc. come fondamenti. Non serve il dottorato a Coimbra, Stanford o Cambridge per capire che il primo punto è la sovranità alimentare.

    Purtroppo la distruzione dell'agricoltura e del paesaggio è stata compiuta

    dalla sinistra industrialista ed operaista che ha illuso prima e alienato poi masse di contadini mezzadri e braccianti sradicandoli dalla loro cultura per trasferirli in luoghi alienati. La sinistra ha sempre avuto un rapporto conflittuale con i contadini, in Vandea come in URSS, in Francia come in Cina, in quanto essi così radicati nei cicli della Madre non potevano in alcun modo condividerne lo scempio tecnicista e sinistramente progressista.

    Dal centro religioso che ha sempre millantato la superiorità, la semidiviità di Homo sulla Natura di cui esso fa parte, giustificando soggiogazioni, distruzioni ed altro anche per sostenere l'esplosi9one demografica conigliesca, la zootecnia umana intensiva che da sempre è carissima al clero

    Dalla destra speculatrice, di cafonal neoricchi sradicati dai loro luoghi di origine e imborghesitisi nel peggiore dei modi, vendono i campi della madre e del padre per comprare il mercedes e la villa a Capri o a Canazei e dinvestirli in borsa o in nuovi capannoni.
    La pessima miscela di interessi privati, di ingordigia lucrativa, di speculazione che privatizza il plusvalore e scarica i costi sul pubblico, gli scempi sull'ambiente e i disastri sulle generazioni a venire.

    Lo sterminioi dei campi, come osservava Andrea Zanzotto è un'altro passo del percorso suicida, babelico nell'alienarsi dalla Natura.

    La distruzione storica, agricola, paesistica del fu BelPaese, come scrisse il Corriere tempo addietro, uno dei peggiori crimini, per conseguenze, perpetrati dal dopoguerra ed oggi ancora.
    Guarda qui ad Adro, in Franciacorta ad esempio il delirante e farneticante programma di devastazione cementizia del territorio, la distruzione di 50ha che porterebbe la cementificazione da 302ha a 352 su 1400ha ca complessivi.
    Nel 2012 che idea hanno questi cialtroni farabutti icnompetenti delinquenti di amministratori? Quella del sacco del paese.

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  2. Triste ma vero. Il punto è: cui prodest? Ormai nessuno ha più i soldi per comprare nulla, l'edilizia in questo momento è inutile, se non per far manutenzione a quello che c'è già.

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  3. Penso che ci siano un effetto volano per cui, molti speculatori si aspettano in qualche modo ancora le rendite patologicamente elevate del passato e tentano il rischio.

    Ad esempio 'sto cazzo di governo Monti ha tolto l'IMU sugli edifici invenduti. Questo è pessimo perché riduce il rischio: io tento la speculazione, se mi va male tengo lì il capannone o la schiera di villette e prima o poi li venderò, se mi va bene ho realizzato.
    Non funziona mica così il mercato dei quali 'sti liberisti da quattro soldi si riempiono la bocca.

    Per quanto riguarda le "opere" c'è l'allucinante project financing all'italiota unico in europa per il quale se il privato ci smena, lo stato ripiana il buco.
    Insomma il lemon capitalism che lasci gli utili ai privati e spalma rischio e costi sulla collettività.

    A chi giova?
    Ad azionisti, realizzatori, costruttori, ai politicastri che gestiscono appalti, alle correnti relative nei partiti, a creare poltrone da assegnare al fido leccaculo del partito di turno.
    Il paesano e cittadino cornuto viene prima spremuto di tasse e poi mazziato con un aumento spaventoso delle tariffe, con i tumori che gli si implementa, al disagio etc.
    La storia degli inceneritori, ultima quello di Parma fa capire bene a chi giova e chi ci smena.

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  4. Vorrei avere le certezze di questi ragazzi. Le cifre delle aziende che smaltiscono i rifiuti, con o senza inceneritori, e di quelle che in generale forniscono servizi come acqua luce e gas, sono tutte viziate e non si capisce nemmeno bene come vengono giustificate.

    Un esempio? Ho un vecchio rustico in montagna in un paesino ormai disabitato con circa 30 vecchie casupole. Ho staccato acqua, luce e gas (prima dell'allacciamento forzato, l'acqua era gratis (zona di alta montagna, era la norma, ma nessuno sprecava), il gas non c'era (c'era la stufa) e la luce arrivava da una vecchia centrale idroelettrica ovviamente chiusa o sfruttata per altro.

    Anche dopo aver staccato tutto mi è arrivata una bolletta dell'ente ACEA (il gestore) per l'acqua e una per la spazzatura che NON produco. Da notare, non metto mai piede là eccetto un giorno all'anno per poche ore per controllare lo stato del tetto e due o tre altre cose. Sono dei ladri. I costi sono sempre fasulli. Queste aziende sono dei ladri legalizzati, e io non credo ormai a nessuna cifra venga fornita nè pro nè contro qualsivoglia progetto.

    Quello che mi fa incazzare comunque è il fatto che per mantenere qualche passacarte abbiano portato l'allacciamento dell'acqua e del gas (l'elettricità passi) anche in un villaggio dimenticato da Dio come quello a 1200 m in una valle non turistica e ormai completamente spopolata. Il colpo di grazia per far sì che nessuno vada più là nemmeno d'estate. In montagna poi, sono dell'idea che l'acqua non debba mai essere imprigionata da aquedotti vasche e porcate varie, ma che debba viaggiare libera e andare a valle, eccetto le ormai rarissime centrali idroelettriche.

    Il paradosso è che non ho più l'acqua in casa, ma dalla fontana a dieci metri, nella piazzetta del paese, l'acqua esce sempre. In pratica ho ripristinato la situazione degli anni venti, quando in casa non c'era l'acqua corrente :))

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  5. costi fasulli
    Jared Diamond analizza un pattern parassitario ricorrente nelle società complesse. Ovvero il prelievo costante continuo di piu' o meno piccole quantità di risorse dalla quasi totalità della popolazione per concentrarle nelle classi del potere, dirigenti. Il problema è che i piu' non danno peso ad essi, non li notano ma poi questi prelievi diventano centinaia o migliaia in numero e fiaccando, indeboliscono, rendono esangui.
    La grande scala annacqua e rende impossibile la solidarietà umana che non può che essere umanamente di prossimità, di contatto, di vedere ed entrare in empatia, com-passione e non strutturale, globalizzata. La distanza e la struttura portano all'assistenzialismo prima e al parassitismo poi, cade il rapporto umano, fisico, concreto tra aiutato e aiutante e lo sfruttamento rientra travestito con la salsa sgradevole del politicamente corretto.

    Mauro Corona invoca la misera come rimedio allo sfascio, sarebbe sufficiente ed auspicabile la sola povertà, Ritornare alle cose semplici come l'acqua gestita dalla comunità, alla frazione, dal piccolo comune (forse ce la possiamo ancora permettere) e non per fare utili e dividendi.

    PICC E PALA, l'acqua autogestita a Villa Minozzo

    Hai fatto bene a togliere, a ripristinare.
    Lo sai che io apprezzo il restauro!
    Ebbravo AB! :)

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  6. Una buona notizia. Un po' d'autarchia non può che far bene. Basta col made not in Italy :)

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  7. Il fatto che dopo lustri la bilancia dei pagamenti sia tornata in attivo è il segno che l'asuterità sta iniziando a funzionare.
    Dal vivere sopra le righe al fatto che il paese, dopo tantissimo tempo, è tornato un po' formica ed ha un bilancio in nero nel dare / avere con l'estero.
    Leggo le farneticazioni di Paolo Barnard e quelle di Silvio Berlusconi che stanno ancora a riproporre il modello cicalesco che ha massacrato questo paese, lo ha reso un teatrino pacchiano e volgare di parassiti, fannulloni, pretenziosi, arraffoni, scansafatiche, furbastri, delinquentoidi.

    La notizia inoltre sottolinea come... ci siamo sparati nei coglioni, con la devastazione di paesaggio e la distruzione di 3.5Mha di terreni agricoli.
    Abbiamo letteralmente distrutto ciò che è(ra) il nostro punto di forza, in uno scenario mondiale in cui la produzione di cibo sarà SEMPRE più importante.
    Importante anche per noi che NON siamo affatto indipendenti (1 italiano su 4 morirebbe di fame se i fornitori esteri decidessero di non rifornirci più).

    Autarchia è un concetto filosofico e strategico molto importante e degno.
    Se sei indipendente, autonomo, sei forte e non sei condizionabile da nessuno.

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  8. Perché non togli 'sto cazz di captcha che rompe solo i maroni?

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  9. Perchè sono un rompiballe :) Comunque li ho tolti.

    Bernard e il Berlusca non hanno mica torto quando dicono che un paese deve poter battere moneta per essere libero. E' un pricipio, prima che una convenienza. Ovviamente non sono d'accordo a tornare a folli distorsioni dell'economia, però cercare di aggiustare tutto in piena crisi non migliorerà le cose, anzi: se il sistema crolla, non ci sarà più niente da aggiustare, e il numero di vittime sarà inaccettabile. Purtroppo sembra che si stia andando proprio in quella direzione, e a pagare saranno sempre i soliti.

    Da appassionato di storia non credo alle rivoluzioni, ma credo alle riforme. Le rivoluzioni eliminano un regime per metterne su uno che di solito è peggiore. Le riforme sono lente ma meno shokcanti, e richiedono meno sangue. Bisogna vedere chi vuole cosa, ma la mia impressione è che nessuno sappia veramente a cosa si va incontro nè perchè.

    Mi raccontava un amico che i cittadini americani stanno investendo in due cose: in oro chi ha soldi e in armi chi vede un futuro di caos. La dice lunga sulla situazione.

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  10. Scoperto un luogo interessante stasera grazie al mio amico _zzz
    Meno suolo e meno fertile.
    Perché la cacca degli umani non la facciamo tornare come letame ai campi.

    Leggi ad esempio qui

    http://petrolitico.blogspot.it/2012/09/crisi-europea-la-cina-sta-peggio-merda.html

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