"La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli
altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e
pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica
arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco".
Se nel clima da crociata che si respira oggi qualche politico (anche se rappresentante delle classi più colpite dal fisco), dicesse una cosa del genere, sarebbe la sua fine politica. Ma chi è stato a pronunciare una frase così pericolosa, così scomoda? Berlusconi? Bossi? No.
E' stato uno dei politici più liberali d'Italia. E' stato Luigi Einaudi, e per la precisione non fu un pensiero pronunciato, ma scritto. Scritto sul Corriere della Sera il 22 settembre 1907.
Cos'è cambiato da allora? Oggi l'evasione fiscale in Italia è scesa parecchio, e siamo poco sopra paesi come Stati Uniti o Svizzera, tanto per dirne due. Le stime parlano del 17% del PIL, mentre anni fa ricordo che si discuteva del 25% o giù di lì. In compenso la pressione fiscale è aumentata ulteriormente, per la precisione, siamo arrivati al 55% del PIL (con punte del 70% di tassazione nell'industria) che finisce in mano al fisco. Un triste primato, perchè siamo diventati i primi al mondo. Per intenderci, durante i governi Berlusconi II e III la pressione era al 43%, sempre altissima, ma Monti ha polverizzato, come previsto, ogni record.
Ci sarebbe anzitutto da chiedersi, ma se l'evasione è diminuita, perchè le tasse continuano a salire? Risposta, perchè lo stato non sa spendere, non sa assumersi le sue responsabilità, e le scarica su altri, creando nemici ad uso e consumo del popolo bue, per la solita guerra pilotata. In questo caso contro gli evasori fiscali. Intendiamoci, non mi piacciono quelli che portano i capitali all'estero e si fanno gli imperi frodando il fisco, ma non mi piace nemmeno un fisco ladro. Due torti non hanno mai fatto una ragione. Ci sono comunque anche moltissimi microevasori che ormai, se non evadono (e si parla di qualche centinaio di euro), non mangiano.
Supponiamo che dal 55% si scalasse il 17% dell'evasione fiscale e si abbassassero così le tasse. Si arriverebbe al 38% di pressione fiscale. Tutto a posto? Proprio per niente. In Spagna la pressione fiscale è già adesso del 32,9%, con un'evasione ben più alta della nostra. Il Giappone? Il 30,6%. Gli USA? Il 26,3%. Il Regno Unito, con l'8% di evasione ha la pressione fiscale al 38,1%. Parliamo della Svizzera dove le imprese italiane stanno scappando? La pressione fiscale sui redditi d'impresa è del 18-20%. In Italia con un lordo di 15.000 euro, te ne restano in tasca 8.000, se conti il commercialista 7.000. Una rapina a mano armata.
Se poi si parla di carico fiscale, è una débacle completa. Il grafico dice tutto.
Nel 2001 il premio Nobel per l'economia Milton Friedman venne in visita in Italia. La conosceva bene perchè disse che "se il nostro paese si regge ancora è grazie al mercato nero ed
all’evasione fiscale che sono in grado di sottrarre ricchezze alla
macchina parassitaria ed improduttiva dello Stato per indirizzarle
invece verso attività produttive". "L’evasore in Italia" - disse - "è un patriota".
Parole shock, ma nessuno le capì, nessuno le confutò, nessuno le giustificò, furono semplicemente ignorate. Oggi siamo qui ad ascoltare Monti che fa della lotta all'evasione fiscale la sua bandiera, ma continua a non combattere la causa prima dell'evasione fiscale, ovvero le tasse folli ed inique.
Come nel Medioevo, come ai tempi di Robin Hood, siamo vessati da un signorotto locale che ci ruba il raccolto, ci porta via il grano raccolto con fatica, e pretende di essere nel giusto. Le cose, se c'è giustizia, presto cambieranno. Ci serve un Robin Hood, ma soprattutto ci serve re Riccardo, che scacci il malvagio principe Giovanni e il suo sgherro, lo sceriffo di Nottingham.
Sì, come nel medioevo.
RispondiEliminaDa servi della gleba a servi del fisco.
Sto iniziando a pensare che questo stato, il suo parassitismo e le opere nefaste che impone alle piccole comunità e territori locali siano alimentati da questa servitudine fiscale che inizia ad essere eticamente inaccettabile.
Rimane un problema.
Altri dati riportano che l'80% del gettito fiscale deriva dalle trattenute alla fonte da pensioni e redditi dipendenti.
Quindi la servitudine fiscale in realtà pesa solo su una parte della popolazione economicamente attiva.
E qui c'è una grande ingiustizia: se il fisco è ingiusto lo è per tutti ed il diritto ad evadere deve essere per tutti.
Invece l'evasione che è molto più ampia di quanto tu scriva (semplice da verificare, contare su quanti esercizi e servizi ti rilasciano ricevuta fiscale a partire dalla seconda volta che li frequenti).
I servizi pagati dai servi del fisco vengono però abbondantemente usufruiti anche dai rimanenti evasori.
Insomma, non va.
Una cosa che non ho mai capito, AB:
RispondiEliminale opere moderniste tanto colossali costose e nefaste quanto inutili come il TAV (in val di Susa, Brennero, etc.), autostrada LI - Civitavecchia, la 3a pista alla Malpensa, il People Mover a Bologna, la TEM a Milano, al BreBeMi, il nucleare (per il momento fermato) e altre mille mila mal opere perchè le devono pagare solo i non evasori ovvero i dipendenti?
Mi dici anche due parole sulla marcia legge del project financing all'italiota, unica in Europa nella quale lo stato (quindi i servi del fiscogleba dipendenti e pensionati) ripiana le perdite in caso di fallimento ma gli utili vanno ai privati in caso di successo?
Che cos'è questo liberismo al limone, rischio, costi e sfasci ambientali pubblici e utili privati?
Infatti una dei positivissimi effetti dello stringimento di coglioni alle finanze&evasioni allegre italiche venuto dai crucchi è: si fanno le cose che ci si può permettere.
C'è evasione, no soldi? Ora non puoi più indebitarti (finalmente!!) e scaricare sulle generazioni future e semplicemente non hai i soldi, semplicemente non fai un cazzo.
Altro che defiscalizzazione delle grandi che quell'idiota di sottosegretario ha trombonato a Rimini al convegno di CL
In ogni caso rimane l'assurda posizione pidìpiùelle ovvero del partito a capo della coalizione che tu sostenevi in cui anche di recente Alfano si è espresso - sentite che logica mirabile! - per un abbassamento delle tasse e per pompare di nuovo sulle grandi opere inutili (che prelevano tanto da molti per concentrare nelle mani da pochi).
Direi che siamo alla pseudo politica della botte piena e della moglie ubriaca.
Dio bono, nulla di nuovo, questo è proprio tipico del governare allegrospensierato pizza mandolini bungabunga macchinagrossatedesca e giretto degli amici con gli aerei ed elicotteri di stato, tanto pagano quei fessi di dipendenti servi del fiscogleba.
Tutta roba bbona italiama, eh!?
Ci sono opere ed opere, e l'alta velocità, lo sai, per me è progresso, non modernismo. I francesi usano l'alta velocità dagli anni ottanta, noi siamo ancora fermi ai litigi da campanile: peraltro la questione dei notav non è l'alta velocità in sè, che è già una realtà consolidata da tempo anche da noi, ma una galleria.
RispondiEliminaIo non so cosa abbiamo da imparare dai tedeschi, ma credo che l'unica cosa che possono insegnarci è fare le porcate in silenzio, come fanno loro. Giugiaro è stato comprato dalla VW. Bene, gli amministratori tedeschi hanno raddoppiato i dipendenti (i nuovi sono a dir poco sottopagati ma tanto non fanno praticamente niente) senza aumentare di una virgola la resa e gli utili. Tutto mascherato. Hai notato che non c'è scritto sui giornali? Alla faccia di fare le cose che ci si può permettere.
No, io credo che ci siano feudatari dappertutto. Anche in Crukkilandia. in Svizzera, per dire, sono finiti sottoterra in Ciba-Geigy per le porcate dei loro germanissimi amministratori. Noi siamo solo dei principianti.
Sull'evasione io sto ai dati ufficiali, non alla mia percezione. Dalle mie parti gli scontrini e le fatture li fanno praticamente tutti, compreso il mio dentista e il mio meccanico. La mia percezione direbbe che l'evasione è sui valori della Svizzera, ma non è così.
La finanza di progetto in Italia avrà molti difetti, ma se non fosse come è, nessuno farebbe niente perchè lo stato è notoriamente un cattivo pagatore. Migliaia di aziende sono fallite e falliscono perchè lo stato non paga. Quelle più grandi non si espongono più perchè nessuno fa nulla per nulla, il passato insegna.
I consorzi agrari provinciali, per dire, hanno fatto fallire trent'anni fa quasi tutti i loro fornitori perchè non li pagavano. Poi, belli come il sole sono rinati dalle loro ceneri, coi soldi rubati loro. Ci sono mille esempi così. Io, per quanto mi sforzi, proprio non riesco a vedere lo stato italiano come vittima dei privati, se non in casi ben rari. La prova ultima è che i privati se ne stanno (di nuovo) andando dal paese. E, seconda prova, sono pochissimi quelli che vengono ad investire qui. L'Italia fa paura, non per la mafia, il Vaticano, il terrorismo, i comunisti, i sindacati o Berlusconi amico di Putin, ma per le tasse.
Poi, consentimi, un privato che evade diciamo, questo 17% "ufficiale", produce e dà al paese molto di più di un dipendente pubblico o privato che fa (male) un lavoro che non gli piace, usa falsi certificati medici almeno cinque volte l'anno e fa pause caffè di trenta minuti tre volte al giorno. E magari passa un'ora a mandare mail ai colleghi sulla mobilitazione sindacale. Non solo, il furto di questo privato nei confronti dello stato è ben maggiore di quello dello stato nei suoi. Perchè lo stato lo obbliga a pagare sempre tutti i ticket ospedalieri, mantenere un cazzo di commercialista, farsi un'assicurazione per la pensione, essere reperibile 24 ore su 24 al cellulare, lavorare senza sapere cosa sono gli straordinari, mantenendo i prezzi bassi per non essere battuto da un concorrente che per fregargli il cliente si prostituisce nel peggiore dei modi. Il tutto guadagnando un terzo in meno di un cazzo di passacarte pubblico assolutamnente inutile e assolutamente garantito.
Il PdL ha cercato di abbassare le tasse, e in effetti la minor pressione fiscale (pur sempre troppo alta, sia chiaro) è stata con loro, nel 2001-2006. Il PD, tranne qualche bella idea di Padoa Schioppa, se n'è sempre fregato ed è andato giù pesante con tasse e balzelli. Ora, tra due mali, di solito si sceglie il minore. Quando e se vedrò l'alternativa di un bene assoluto o anche solo di un bene relativo, la voterò.
Poi vorrei aggiungere questo: in un paese in cui la gente di una valle fa atti vandalici per non dire altro per impedire la costruzione di una galleria, in cui il dipendente più furbo è quello che lavora meno, in cui se un poliziotto mena uno spacciatore è il poliziotto a finire nei guai, in cui i processi sono i più lunghi al mondo, in cui fare il servizio militare o civile per il Paese era visto come un anno di galera, in cui sono stati vietati gli zoo e i circhi sono mal sopportati ma vengono abbandonati animali a migliaia, in cui la caccia è vista come un crimine contro l'umanità, ma nelle valli gli ungulati sono lasciati morire a centinaia per malattie e incidenti, in cui nessuno si prende la responsabilità di qualcosa perchè è sempre colpa degli altri, in un paese così, come ci si fa a stupire se qualcuno non ha più voglia di pagare tutte le tasse? Non tutti possono farlo? E' vero, ma di solito chi non può evadere le tasse, evade il lavoro, e per me è lo stesso.
RispondiEliminaLa costruzione della galleria è un atto molto vandalico, specie considerando gli effetti sull'ambiente e la dimostrata diseconomia dell'opera.
RispondiEliminaAllora, da appassionato di ferrovie io non dicevo di NO ai TAV, poi considerati come è stato realizzato il traffico ferroviario ad alta velocità sulla TO - MI - BO - FI - RM - NA - SA e gli sfasci che ciò ha comportato sul resto della rete, il mio NO non può che diventare ancora più robusto e determinato.
Allora, come si procede: primo serve un piano nazionale industriale dei trasporti.
Esso deve ovviamente incentrarsi su strategia che spostino almeno il 50% del traffico merci da ferrovia su gomma.
E' da metà anni 80 che il traffico merci su ferrovia è stato sistematicamente smantellato in tutte le sue forme.
Quindi non si può pensare in qualche mese di ricostituire il sistema di trasporto merci industriale su ferro.
E' necessario ricostruire scali, raccordi, materiale rotabile (carri frigo, bisarche, tutto), locomotori, personale, lavorare sui nodi, per legge VIETARE il transito dei tir sui valichi e per percorsi extra proviniciali. Poi servono i traghetti ferroviari dalla Sicilia al continente, poi è necessario raccordare i grandi mercati ortofrutticoli delle metropoli, poi è necessario ... mile mila ricostruzioni di quanto è stato sfasciato.
Casse mobili e logistiche, non TIR su ferrovia, sia chiaro.
Il grosso del tonnellaggio chilometro deve viaggiare su casse mobili e i nuovi raccordi e mini scali intermodali diffusi serviranno a trasportarli localmente (diciamo con raggio <= 50km max) via gomma dove non è possibile arrivare con la ferrovia.
A quel punto inizierà arrivare merce in più ad Orbassano direzione Francia.
A quel punto la linea attuale potrà passare dall'attuale 22%/25% di utilizzo ed arrivare prima al 27% poi al 30.3% poi al 34.7% etc.
Quando la linea attuale arriverà al 75% di utilizzo della capacità e il sistrema di blocco dei TIR scome vettori di medio lungo raggio sull'intero territorio nazionale inizierà ad essere bene a regime allora si potrà pensare alla necessità di una struttura più capace.
Ci sono mille mila azioni che devono condurre all'utilità di quell'opera che è assolutamente inutile ora.
Poi arriviamo al tema di questa pagina: chi la paga?
Cioè il fisco e la fiscalità del paese come saranno messi a quel tempo, se mai arriverà?
> spostino almeno il 50% del traffico merci da ferrovia su gomma.
RispondiEliminaScusate, ho sbagliato
spostino almeno il 50% del traffico merci da gomma su ferrovia
Dunque, supposto che si arrivi ad un sistema ferroviario efficiente e sano, robusto, capillare che alimenti il traffico del corridodio 5 e si sia raggiunto il 75% di utilizzo della capacità della struttura attuale, chi paga l'opera?
RispondiEliminaI servi del fiscogleba pensionati dipendenti?
Non penso che sia corretto far pesare il costo insostenibile di 22G€ sui quel 40% di popolazione economica attivo ovvero su quel 20% di popolazione già torchiati per bene che sostengono l'80% dell'intero gettito dello stato.
Il resto del fallimentare TAV italiota, ha fagocitato da ventanni almeno l'80% degli investimenti (torta già assai piccola per la ferrovia) per ciò che trasporta il 10% scarso (ora siamo ancora scesi) del traffico passeggeri.
Ciò significa che il 90% del traffico passeggeri (pendolare ed extra TAV) è sopravvissuto con il meno del 20% delle risorse da decenni con i risultati di degrado e in non pochi casi di sistema al collasso.
C'è uno studio interessante che su tutte le relazioni extra AV su medie città (ad esempio CN - AN, TV - LI, BA - GR, UD - GE, BN- BO (un mio collega della provincia Benevento impazzisce per tornare a casa ogni tanto, prima aveva degli IC ora arriva a NA e poi da NA a BN ha il deserto, il nulla per (non) arrivare al suo comune servito (?) dalla ferrovia).
etc.
L'AV ha
- aumentato i costi
- aumentato i numeri di cambi necessari
- aumentato i tempi di percorrenza
- reso impossibile alcuni collegamenti su fasce orrie sempre più ampie
Insomma, tu dipendendente servo del fiscogleba, ti spremo come un limone tanto non puoi evadere neppure un centesimo schiavetto insulso che non sei altro e con i soldi del tuo sudore - ascolta bene, pezzente - noi realizziamo delle opere che servono ad una elite della nazione che viaggia (non si chiamano più classi) in ambienti executive, business plus, gold e altre minchiate per voi idioti pecoroni schiavi del fiscogleba che sognate solo di prendere il nostro posto.
RispondiEliminaTu schiavo che mi dai i soldi, non solo non ti puoi permettere 48€ per andare e tornare da FI a BO (anche perché ti abbiamo tolto tutti gli altri treni, quando ti abbiamo fanfarato che con le nuove linee AV ci sarebbero stati più IC, regionali, espressi tra FI-PO-BO etc, che invece col cazzo te li facciamo usare perché te li abbiamo proprio tolti tutti, pirlacchione che non sei altro eheheeh), ma questi soldi li abbiamo tolti dal resto ovvero da quella parte di sistema che usi tutti i giorni, servetto!
Per cui anche l'altro ieri si è fermato il tuo trenino senza manutenzione da 1 anno e mezzo con il quale andavi a lavorare in officina, in laboratorio, in ospedale, in fabbrica etc.
Ecco, questo solo per quanto riguarda lo sfascio sistemico e complessivo del trasporto viaggiatori.
Per la sezione merci, è MOLTO peggio.
Tu, servo del fiscogleba - ascolta bene! -, non c'hai più i trenini che i soldi li abbiamo usati per i TAV esecutive e smart business, hai la benza che costa 2 pleuri al litro, venditi pure un polmone, e sulle stradine con le quali ti obblighiamo ad andare in officina perché la speculazione immobiliare per cui noi siamo diventati parassiti speculatori evasori e tu sei stato espulso nei comuni dormitorio della fascia - pezzente di un fesso onesto - , ci mettiamo tanti bei TIR, così poi creiamo le autostrade inutili (e i dividendi delle opere li prendo io) essi aumenteranno, ti passeranno davanti alla tua casetta e, finalmente - noi pensiamo sempre al tuo bene, servo del fiscogleba - morirai per mesotelioma o per linfoma così raggiungerai prima il regno delle beatitudini celesti.
Ah, dimenticavo, i TIR ti portano la plastica con dentro l'acquissima altissima lontanissima perché al Mugello ti abbiamo seccato tutte le fonti e sei rimasto senza acqua mentre il board della San Benedetto ha stabilito che le milionate di utili fatte con l'acqua bene comune che ti abbiamo tolto non sono poi così tanti.
Noi pensiamo al tuo bene, servo del fiscogleba, dalla culla alla bara passando anche per il sistema dei trasporti. Più velocemente dalla culla alla bara.
Visto che lavoriamo bene per il tuo bene, no!?
Che una galleria sia un atto vandalico è altamente opinabile. Da questo punto di vista sono ben più osceni i campi coperti di pannelli solari o gli impianti eolici, per non parlare delle dighe. Però, a meno che non si voglia rientrare nelle grotte (e la maggioranza direi di no), la scelta è scarsa.
RispondiEliminaLa galleria ferroviaria del Frejus, di 13 km, l'hanno fatta nel 1871... e nel 2012 discutiamo su 57 km di una galleria ferroviaria. Mah.
Comunque, parliamo di dati. Il costo totale per l'Italia è di 6,7 mld di euro a tutt'oggi, di questi 2,7 mld per il tunnel e il resto per la tratta, cifre ufficiali alla mano. E' alto? E' basso? Diciamo che se salirà sarà per causa dei notav, a causa di blocchi, devastazioni, e mobilitazioni di forze dell'ordine et cetera. Preferisco comunque, visto che le tasse si pagano, che questi soldi siano investiti in una ferrovia piuttosto che in stipendi per impiegati pubblici. Visto che i soldi usati per le opere o la manutenzione sono nulla paragonati a quelli buttati ad uso ammortizzatore sociale. Quasi tutti i notav "noti" tra l'altro, lavorano in cooperative sociali, fondazioni o sono impiegati pubblici. Sono loro i primi parassiti, altro che il tunnel.
Poi, non è vero che la valle è contro la tav. Metà lo è e metà no, questo, almeno in Piemonte, lo sanno anche i sassi. Il problema è che, casualmente, i contrari sono gente del fondovalle, che NON sono valsusini ma nella migliore delle ipotesi cittadini di Torino che si sono fatti la villetta lì (ma chi cazzo li voleva?), e nella quasi totalità dei casi meridionali. Quindi io, da questa gente straniera e cittadina non ho niente da imparare, nè ora, nè mai.
Mia zia è valsusina (vera), è sempre stata di estrema sinistra, ma ha abbandonato le vecchie posizioni vedendo il delirio dei notav, essendo lei favorevole e avendo visto fenomeni di terrorismo materiale e psicologico degne del peggior bolscevismo. Altro che squadrismo, al confronto i fascisti erano chierichetti con l'olio di ricino.
L'aggressività notav è della stessa pasta di quella che ha bloccato per quarant'anni l'autostrada Torino-Pinerolo. Il pinerolese è zona turistica (basta citare Sestriere), e la strada per Sestriere è una statale che è sempre stata guastata da code di 90 km da Sestriere a Torino, praticamente l'intera tratta. Grazie all'opposizione all'autostrada di comunisti prima e verdi poi, è stata costruita una autostrada sostitutiva di quella della Val Chisone, in Val di Susa, precipitando il pinerolese nella crisi e nella disoccupazione. Poi, per le olimpiadi, hanno fatto una miniautostrada di 15 km tra None (dove arrivava la vecchia autostrada) e Riva di Pinerolo, unendo Pinerolo a Torino troppo tardi, utile giusto a evitare di fare coda per arrivare a Torino, dove ormai moltissimi pinerolesi sono costretti a lavorare.
In valsusa sai perchè il traffico pesante è diminuito? Non è per la crisi, perchè ti assicuro che in Piemonte, nonostante la Fiat sia meno presente ci sono migliaia di aziende attive e migliaia di tir che ingolfano ovunque il traffico. Il problema è che il Frejus non è adatto al trasporto dei container su rotaia, anche questo lo sanno in Piemonte anche i sassi, perchè ha dimensioni troppo ridotte. Le infrastrutture ci sono già, a Orbassano c'è uno scalo merci che deve solo in parte essere ricondizionato, quindi non diciamo cose inesatte. Però non essendo appunto adatto il Frejus, i container ferroviari passano a fatica con il senso unico alternato (e comunque l'autostrada viaggiante che carica tutto il camion non passa). Così oggi i tempi di passaggio dei soli container sono lunghissimi, e le aziende passano da altre parti, su gomma. (continua)
Rifare l'attuale ferrovia significa di fatto bloccare il commercio tra Piemonte e Francia, oltre che lasciare la valle senza treno per dieci-vent'anni. Ridicolo. Solo un notav cittadino torinese che si muove (casualmente) sempre in auto può pensare una cosa del genere. I rapporti Torino e Lione e in generale Piemonte e Francia del sud evidentemente non sono minimamente noti al resto d'Italia. Il Frejus è sempre stato un collegamento zoppicante: incidenti a go-go, blocchi continui per la neve, un'autostrada stretta, brutta, pericolosa, carissima e invasa dai tir, una ferrovia vecchia, lenta, costosa e inadatta. Basterebbe la neve che c'è al Frejus a giustificare da sola la scelta alternativa. E' ora di finirla con questa storia, e con le ingerenze di gente che arriva magari da centri sociali veneti o romani solo per far guerra al "sistema" o con certi sindaci che cercano solo di cavare il massimo dei soldi possibili dalla cosa sbandierando sante crociate contro il capitalismo.
RispondiEliminaVisto che il Piemonte versa un sacco di soldi all'erario dovrebbe decidere da solo. Se si vuole si potrebbero anche buttare milioni di euro in un referendum regionale per scoprire che la maggioranza assoluta dei pur tartassati contribuenti piemontesi è favorevole all'opera.
P.S. Se vi fate fregare l'acqua ribellatevi pure, è sacrosanto. Ma dal Piemonte arrivano in Italia un sacco di bottiglie dalle nostre fonti, che, tranquillo, non ci fregano. Quanto a me e a moltissima altra gente, l'acqua qui la beviamo dal rubinetto, anche nelle cittadine. Io la preferisco gasata, così mi compro l'anidride carbonica e me la gaso io. Niente plastica, niente resi. Costa un po' di più (una bomboletta mi dura un mese e costa 12 euro) ma almeno è la mia acqua.
AB, noto ancora un tuo speranzoso fideismo nelle progressive sorti e mirabili effetti di un'altra cattedrale nel deserto.
RispondiEliminaAi rigorosi studi da parte di molteplici studiosi di varissima estrazione (anche tutt'altro che anguriaci "verdi fuori e rossi dentro" come dite voi) non è mai stato risposto con numeri e dati (che non ci sono perché non esistono) ma con slogan evanescenti tipo "siete contro il progresso", "e' un corridoio non solo per le merci ma per l'integrazione sociale europea" (questa panzana ridicola sentita ad un contraddittorio a Radio 24 da Virano), "l'infrastruttura sarà al collasso entro il 2000" (non solo no collasso ma pure diminuita nell'utilizzo), "non possono passare le casse" (che non è vero visto che hanno speso alcune centinaia di milioni per abbassare il piano del ferro e farle passare e le casse mobili ora possono passare bene, solo che non passano perché il traffico merci in Italia va tutto su TIR e non su casse mobili, prima hanno creato il problema deserto e poi pretendono pure di realizzare un colossale deumidificatore per esso)
Vogliamo fare 'na cosa da liberisti sviluppisti? Bene, usiamo la magia del libero mercato.
Chi crede che l'opera sia utile e redditizia se la faccia a proprie spese.
NON con il farsesco progect fainansin al limoncello italiano (ma come quello britannico o finlandese... vuoi fare le palanche... ti accolli pure il rischio!).
La Corte dei Conti ha mazzolato pesantissimamente l'opera proprio perché scarica i costi sull'erario e non ha alcuna ragionevole parvenza di utilità.
Certo, qui c'è anche una fortissimo cozzo ideologico: prendere atto dei limiti e inizio a rispettarli e a rientrare in essi.
RispondiEliminaIl problema è anche questo.
E con esso anche il concetto di modernismo che infrastrutturizza e artificializza orgoglionamente l'ambiente e pretende di farlo con le tasche degli altri e con conseguenze pesanti che ricadono su altri.
Per non dire della tendenza all'ottimizzazione del millimetro quadrato completamente cieca sui problemi di scala, di sistema, di paradigma.
Insoma, 'sto poraccio ha la scabbia e io metto su un ambaradan di ricerca e poi un'ospedale per la cura del pelo biondo, visto che la scabbia potrrebbe comportare l'imbiondimento di alcuni peli. Mi guardo bene di andare alla radice del problema e cercare di capire come curare la scabbia.
Si aggiungano ulteriori problemi italici ovvero la corruzione e la criminalità non-ambientale collegata alle grandi opere (che si aggiunge a quella ambientale che è la peggiore ma che solo un codice penale mediocre e modernista può trascurare).
Per tornare alla immoralità (io preferisco l'estrema diseticità) del fisco che sostiene e alimenta queste nefandenzze parassitando i servi del fiscogleba.
In un sistema ferroviario sfasciato dalla voracità di risorse dell'AV questa è pure una beffa colossale: tu schiavetto poraccio del fiscogleba oltre che essere cornuto sei anche mazzato. Con i tuoi soldi necessari per tutto il resto della rete, pezzente straccione colle pezze al culo e le scarpe sfondate, noi ci prendiamo i gemelli in platino e diamante per l'AV.
Infine, sulle autostrade: in letteratura il problema dell'induzione del traffico è arcinoto come altri principi, uno tra i più noti è l'ossevazione di Lewis Mogridge, poi c'è il paradosso di Javons etc.): se tu aumenti la capacità aumenti il traffico.
Cosa assolutamente nota anche in altri ambiti di comunicazioni come le reti di dati.
Aumenti le strade, il traffico peggiore.
Conosciuto, noto, arcisaputo, documentato, quando aumenta il trattico tutti in gregge a reclamare più droga stradale.
Costruire nuove autostrade nel 2011 o 12 appena entrati nel peggior scenario da picco del petrolio è follia pura.
Ancora una volta non si accettano i limiti della biosfera e che è bene e pure sano entrare nel concetto di stabilità prima e di decrescita poi prima che avvenga quella che sarà la decrescita da collasso che non sarà, ehm, molto gradevole.
La Torino - Pinerolo (non conosco quella zona) sarà esattamente come il Passante Nord qui a Bologna, la Livorno - Civitavecchia, la Cispadana, la TEM a Milano etc.
Una demenza completa che aggrava il problema del traffico e che in nessun modo inizia a portare il sistema verso una mobilità meno insostenibile.
Il problema della linea TAV tra FI - BO è che ha distrutto per sempre la più grande riserva di acqua dolce dell'alta Toscana e ha seccato tutte le fonti e gli acquedotti locali.
In Mugello essi NON possono più bere la loro acqua del rubinetto perché semplicemente non c'é più (pigliano quella del Bilancino, capirai che meraviglia passare dall'acqua di fonte a quella di lago ripotabilizzata) supposto che il Blancino sia pieno e ultimamente è sempre più vuoto per i periodi di siccità sempre più lunghi.
Ancora una volta mugellesi prima cornuti e poi mazziati dall'AV.
Tu impieghi 10- di meno da BO a FI, essi si sono pippati tutti i disastri dell'opera nefasta.
Si chiama fare i froci col culo degli altri.
Nel 2012 non è possibile ancora continuare a credere a questi miti dello sviluppismo, della crescita, del progressismo.
Ormai la casistica è così ampia, precisa, numerosa che solo un fideismo acritico e antiscientifico può sostenere queste posizioni. Non può essere...
No no.
Anzi,invece sì.
La storiella del crollo della torre di Babele non mi ricordo se l'hanno scritta la settimana scorsa o a giugno... ;)
Uomo guarda, io sono un positivista, un corporativista e un sostenitore della logica come motore, e qualunque mia posizione non è mai fideistica, ma dettata sempre e soltanto dalla logica. Se c'è in giro una qualche forma di fanatismo, è soltanto nel fenomeno del terrorismo notav. Già le modalità della protesta, per dire, contengono il germe della sconfitta, così come lo è stato per il sessantotto e affini.
RispondiEliminaNon ho mai sostenuto la Torino-Lione con vuoti slogan o con immaginifici studi. Sono i notav che hanno fantasticato su immensi quanto fantasiosi giacimenti di uranio e amianto e ne hanno ingigantito i costi.
Il tunnel può far passare i container (a senso alternato quindi in modo molto poco conveniente, se si pensano alle merci deperibili o al trasporto di animali), ma non può far passare i tir caricati sui vagoni (l'autostrada viaggiante) per il semplice fatto che non ci passano. Io non ho parlato con premi Nobel, ho parlato con dei ferrovieri. Sono piuttosto pragmatico, e di solito, tendo a fidarmi ben poco dei passacarte. Ho parlato di neve, di incidenti nel tunnel e ho spiegato perchè il traffico su rotaia sta diminuendo. Inoltre è assolutamente innegabile che sia una follia ammodernare la linea visti i tempi che la gente rimarrebbe senza treno. Certe posizioni intellettualistiche non pensano mai all'uomo della strada. Non è un caso che in università sia pieno di filosofi notav con la pancia piena.
Ora, si può vedere la situazione da diverse angolazioni, io però preferisco quella pratica. La Torno-Pinerolo, ora che è stata realizzata, ha ridotto in maniera drastica code, consumi, ma soprattutto incidenti, anche grazie all'asfalto drenante che riduce in modo verticale il pericolo di sbandamento e aquaplaning. Lo sapevo quando la volevo, ora sono decisamente soddisfatto, considerato quanto l'ho aspettata. Prima ci voleva un'ora e mezza col bel tempo per arrivare a Torino (io lavoro là spesso). Non ti dico con nebbia o neve, visto che era una strada statale con una corsia per senso di marcia. Un incidente al giorno o quasi. Ora, col bel tempo ti bastano 35 minuti: meno consumo di benzina, freni e nervi. A costo di 1.50€. Se ci fossero incidenti su questa autostrada (ne ho visto solo uno dal 2006), non servirebbe nemmeno l'elisoccorso.
A prescindere dai perchè e i percome comunque il nocciolo, se ho capito bene, è che non vuoi che i soldi arrivino dalle tue tasse? Va bene. Allora io ti dico che non voglio spendere un euro delle mie per aiutare l'Emilia per il terremoto e per il consorzio Parmigiano e Grana. Per me possono anche fallire, perchè è meglio Biraghi, piemontese e di Cuneo. Facciamo la guerra dei borghi uomo? Dici che conviene?
Facciamo anche una guerra al prosciutto di Parma noi piemontesi? Smettiamo di produrre i prosciutti che per la metà arrivano dal Piemonte?
Non capisco perchè, dopo decenni di opere in giro per l'Italia pagate anche da me e su cui non ho mai detto nulla, improvvisamente, qualcosa fatta in Piemonte non si debba fare. Cos'è, siamo diversi dagli altri? Qui non si parla di autostrade a dieci corsie, ma di rendere gli scambi ferroviari tra Piemonte e Francia meno drammatici di adesso. Ma lo sai o no che certe tratte ferroviarie tra Francia e Piemonte si usano ancora le littorine tanto sono vecchie e ripide? Dobbiamo tenerci solo roba inefficiente di quasi due secoli fa per far piacere a chi? Va bene la crisi, ma io non ho mica fretta. Ci mettano anche trent'anni a farla, ma dopo sono sicuro che tanti diranno grazie.
> ma non può far passare i tir caricati sui vagoni (l'autostrada viaggiante)
RispondiEliminaAd esempio questa.
Portare i TIR sui treni è un non-sense ripetuto ancora una volta di recente dal presidente delle ferrovie federali austriache.
Il problema è che l'Itlaia non ha piattaforme logistiche, industriali etc. per le casse mobili contenitori.
Allora da un problema si crea un altro problema.
Mettendo TIR sui treni (come vogliono i francesi) invece che le sole casse mobili, si aumentano le sagome e, peggio, peggiora (diminuisce) drasticamente il rapporto NETTO / TARA.
Sarebbe come se tu volessi andare a Venezia salendo in treno con la tua auto: un non sense completo.
Questo articolo rigoroso e anche molto ben leggibile
spiega molto bene i mali profondi che si evita di curare per produrre il disastro TAV Val Susa.
Val di Susa: un tunnel per trasportare aria? di Sergio Bologna
E questo è solo uno delle centinaia di punti smontati rigorosamente.
Vogliamno analizzare il problema delle rocce uranifere e ofiolitiche?
Allora, facciamo così: iniziamo a lavorare per utilizzare la struttura attuale al 30%, poi al 32%, poi al 35, al 37%, poi al 40% lavorando sul sistema di trasporto merci. Quando saremo arrivati al 70% ci ritroviamo a parlare di cosa si può fare per aumentare la capacità merci tra Torino e Lione.
C'è tutto da fare intorno alla cattedrale. Tutto.
Prima creiamo un sistema industriale nazionale di trasporto merci su ferrovia e TOGLIAMO 'sti cazzo di merdosi TIR dalle strade, poi quando il traffico merci ferroviario (su contenitoria anche!) inizierà ad utilizzare la capacità del Frejus, ne riparleremo.
Già ora scrivere questo ci distrare dagli altri colossali problemi del(l'assente in quanto sfasciato) trasporto merci ferroviario in Italia.
Siamo con la mente alla Val Susa quando ci sono decine di migliaia di problemi gravissimi di trasporto merci su gomma.
Potrei raccontarti molti casi paradigmatici.
No, stampa media tutti a pompare 'sti gemellidiplatino dell'AV/AC in val Susa e altrove.
Beh, è un pattern sociologico ricorrente, distrarre le menti dai veri problemi per proporre delle finte soluzioni che in realtà sono parte dei problemi.
Ecco, però stiamo divagando.
Chi paga queste opere? con quali soldi? un paese che ha quasi 3tera€ di debito in avvitamento, con quali soldi si paga 'sta opera?
Se i soldi sono pochi, da quali altri posti li si toglie?
Gli scenari sono drammatici dal 2030 al 2050 perché non ci sarà più rame, terre rare, acqua, petrolio, etc.
Semplicemente invece di pensare come riotterenere la sovranità alimentare stiamo (state!) qui a trastullarvi con opere che saranno semplicemente vuote: l'economia si ridurrà per mancanza di risorse.
Ci farete le coltivazioni di prataioli, nel traforo vuoto?
L'articolo è uno dei tanti che si trovano in rete, per un sito a favore ce n'è uno contro. Poi si smentisce da solo dicendo che non ci sono le infrastrutture. Infatti, come ho già detto e come dice dopo lui, ci sono ad Orbassano e sono lì per la già nominata autostrada viaggiante. In Italia portare i container da soli, cosa che hanno fatto per anni, è un inutile spreco di risorse. Come fai a spostare il carico in zone dove le ferrovie non arrivano (e in Italia vista la conformazione territoriale sono tante)? Porti un container col treno a Orbassano e poi smisti il contenuto in trenta furgoncini con trenta autisti facendo migliaia di scartoffie nuove? E perchè non in un altro tir allora? Pura follia. Anzi, pura assenza del senso pratico. Si vede che dalle tue parti gli autisti non li pagano....
RispondiEliminaInvece fai scendere il camion con l'autista dell'azienda (che sta sempre col carico per evitare scherzi), che va a a consegnare la merce ai magazzini o al magazzino. Poi se ne torna a Orbassano, sale sul treno col camion, magari dopo aver fatto un altro carico per pagarsi il viaggio e se ne torna in Francia.
Il grave dei notav è la totale mancanza di senso pratico. In più fare proiezioni a venti-trent'anni con la situazione internazionele in continuo mutamento, è indice di una certa presunzione. Negli anni settanta davano per finito il petrolio nei novanta, adesso gli danno altri vent'anni. Del petrolio, come di altre schiavitù ci si deve liberare, almeno in parte, ma non certo sull'onda della pancia, ma della testa. Essere "contro" è un atteggiamento puramente adolescenziale, bisogna sfruttare tutte le risorse e tutte le possibilità, in misura diversa, ma senza pregiudizi ideologici. Ad esempio i motori ibridi sono un concreto inizio. Il primo problema pratico per i motori completamente elettrici è nelle batterie dei motori, che durano poco. Peccato che ce ne sia un secondo di problema, e ben più difficile da risolvere. Senza petrolio, carbone, gas e uranio, come si caricheranno le batterie? Col solare messo solo sui tetti delle case? Dubito. E nei periodi di pioggia o neve? Siamo sicuri di poter rinunciare anche ad una sola forma di energia?
Poi a seguire certe logiche di sviluppo chiamiamolo "migliore in assoluto" saremmo ancora nelle grotte. Aspettiamo la soluzione migliore...no aspettiamo la prossima...no aspettiamo quella dopo. Io sono per lo sviluppo migliore possibile, non migliore in assoluto, semplicemente perchè l'assoluto non esiste.