Sono contrario di solito a parlare di un partito in particolare perchè si rischia di fargli pubblicità gratuita, ma nel PD stanno veramente rasentando il ridicolo. Impauriti e depressi (unica certezza) ma non si sa da cosa, si scagliano contro tutto e tutti. Allontanato temporaneamente il Nemico Storico n.1, il Silvio nazionale, Bersani ha ricominciato ad usare i toni da anni settanta. L'obiettivo, manco a dirlo, è il Nemico Nuovo n.2, ovvero Grillo e il suo movimento, che avrà mille difetti, questo è certo, ma è stato democraticamente votato da parecchi italiani. Così si rispolvera il solito repertorio in cui l'ex (?) comunista dà del "fascista" a chi non la pensa come lui. Tutti sono "fascisti", i preti, gli imprenditori, gli agricoltori, i pidiellini, i leghisti, i grillini, forse prossimamente anche i seguaci dell'analfabeta di Montenero. Che Grillo sia un po' animale non c'è dubbio, ma, da comico un po' profeta nel deserto quale è, usa i toni che sono esattamente gli stessi di altri comici o supposti tali, da sempre asserviti volontariamente alla sinistra, sia che fosse quella del pensiero Unico, sia quella che scimmiotta il PD degli amerikani (come li chiamavano i compagni). I vari Benigni, Littizzetto, Rossi, Guzzanti, Fo, Luttazzi et cetera sono sempre stati caustici (per non dire altro) con la differenza un po' imbarazzante di uno strabismo politicamente genuflesso alla palude sinistra, mentre, al contrario, Grillo se l'è sempre presa con tutti. Quindi, Grillo è fascista. Certo, gli atteggiamenti di alcuni suoi seguaci, tipo i venti anarchici notav che l'altro giorno a Torino hanno occupato un'azienda (pare) collegata ai lavori della Torino-Lione minacciando i 5 o 6 dipendenti, non depone molto a favore della democrazia, ma sono comunque pochi. Se si deve guardare le minoranze minorate, praticamente ce ne sono in ogni partito. Però questo ritorno al linguaggio da anni settanta è stupido oltre che epricoloso, primo perchè il fascismo è caduto nel '43 ed è scomparso nel '45, secondo perchè il fascismo non è una parola da usare per demonizzare un avversario politico, ma ha un significato ed una connotazione ben precisa.
Oltretutto, in questa guerra contro tutti il PD dimostra di non voler essere un partito di governo. Sarebbe opportuno invece, per il bene del Paese, che si lavorasse affinchè, dopo le elezioni, in caso di mancata vittoria di uno dei contendenti, i partiti maggiori come appunto il PD e il PdL, si preparassero all'eventualità di un governo di larghe intese, come peraltro era già stato richiesto nel 2006 da Berlusconi quando Prodi aveva vinto per una manciata di voti, ventimila o giù di lì. Il PD dovrebbe anche fare quello che chiede sempre agli altri, ovvero pulizia. Ci sono a sinistra personaggi imbarazzanti come Bassolino, Vendola o il tanto esaltato Chiamparino (che ha lasciato Torino con un buco enerme al collega Fassino) e tanti altri che sono semplicemente impresentabili, ma in realtà restano intoccabili. Così i "fascisti" sono sempre gli altri.
La tendendenza ad aggettivizzare con "fascista" è del tutto bislacca.
RispondiEliminaIn una lotta civica qui dalle mie parti contro la imposizione decisa dai vertici PD di sistemi industriali (una centrale a turbogas) tanto inquinanti quanto inutili, lo stalinista Duccio Campagnoli veniva appellato con "fascista".
Anarchici in Val di Susa... Democrazia.
Non si fa la democrazia col culo degli altri.
La democrazia su quale scala?
Chi decide? chi paga? chi subisce le conseguenze?
Una caratterizzazione dei sistemi totalitati (comunisti, fascisti, pseudo liberisti) è proprio l'imposizione di grandi opere che alle comunità locali portano solo disastri.
Se vogliamo essere precisi.
Allora quale democrazia? L'unico approccio morale (o meglio etico) è che decide chi subisce le conseguenze di un atto.
No alla xxxcrazia fatta col culo degli altri.
La democrazia o c'è o non c'è. Se c'è bisogna giocare secondo le sue regole. Se no ci sono i colpi di stato :P
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