La balla circola da parecchio: i Mac non hanno virus, non possono averne, i Mac qui, i Mac là. Tutte balle. Il Mac non è altro che un pc (stessi processori, stessi hardware) con un sistema operativo più lento, più incompatibile all'indietro e soprattutto molto meno diffuso, 9% contro 90%. Però è più caro. Perchè? Un mistero.
Adesso la notizia: Virus Apple, 600mila Mac infettati.
Complotto? Tragedia? Macchè, normalità. Più iPad in circolazione aggiunti ai computer significa più diffusione quindi maggiori possibilità di trovare "roba" Apple in rete e quindi maggiore disponibilità di piattaforme su cui (e per cui) scrivere virus. In più non è difficile immaginare che si possa scrivere uno spyware che riconosca solo i sistemi OS X in rete e infetti il mondo Apple. Per ora non era successo, adesso è successo.
Ben svegliati, Apple users. Forse una lezione ad un certo tipo di atteggiamento radical-chic (un po' ignorante) può essere salutare per ricordare che nell'informatica la sicurezza assoluta non esiste.
Tempo addietro intervistarono un* i-dipendente in fila al negozio Apple (siamo tornati all'economia sovietica!) in attesa dell'ultima i-novità. Gli chiesero cosa si aspettava e la risposta fu che non gli/le interessava cosa avesse di nuovo ma che doveva assolutamente averlo.
RispondiEliminaC'è un idolatria consumistica del feticcio che va oltre ogni considerazione. Di fatto si tratta di spaccio di oggetti che creano una vera e propria dipendenza ottimamente sfruttata per cavare più denario possibile da 'sti imbecilli poracci.
Esattamente come lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ricordo quell'intervista, l'I-utente è un nuovo tipo di subumano, schiavo della moda. L'hai descritto bene, è un drogato di gadget.
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