mercoledì 28 maggio 2014

Effetto Renzi

Non sono un fan di Renzi, ma gli va dato atto il risultato positivo alle elezioni, un secco 40,8 %. Si sapeva che FI era in difficoltà e che nelle elezioni a medio termine l'elettorato di FI vota meno, e quindi ci sono state poche sorprese in quel 16,8%. Nessuna sorpresa per quanto mi riguarda il M5S al 21,2% viste le infelici uscite di Grillo e le statistiche sulle intenzioni di voto prima delle elezioni. Direi anzi che la vittoria del PD è tutta qui: molti elettori di sinistra sono tornati all'ovile PD mentre molti elettori di destra hanno votato Renzi (lo stesso Berlusconi ne ha sempre parlato troppo positivemente e ne ha pagato il prezzo) forse anche spaventati da certe uscite di Grillo o, come dice qualcuno, per aiutare Renzi ad affossare quel che resta del vecchio PCI nel PD, cosa che ritengo molto difficile da attuare comunque.

Grave per quanto mi riguarda la vittoria di un personaggio come Chiamparino alla Regione Piemonte, visto che il politico PD è famoso per aver lasciato il Comune di Torino con un buco di due miliardi di euro. Il masochismo dei piemontesi purtroppo è noto, come pure la loro propensione per gli impresentabili politici PD. Amen.

Quello che personalmente mi sorprende e mi soddisfa è l'eccezionale risultato della Lega Nord che dimostra che l'Italia, pur in controtendenza con l'Europa dove le sinistre sono state sconfitte, inizia la sua battaglia contro l'euro tedesco. Data per morta, risorge al 6,2 % in elezioni in cui tradizionalmente prende poco. Fi ora ha una sola possibilità, come ha detto Salvini. Se vuole vincere deve iniziare la sua battaglia contro l'euro, uscire dal PPE e allearsi con IL FN di Marine Le Pen insieme alla Lega. Anche FdI, pur fermi al 3,7% raddoppiano i consensi per la loro posizione anti-euro. La lezione è che la destra, divisa in tre, perde. Da ricordare che hanno votato il 53% degli italiani,  e che l'astensione ha sempre danneggiato il centrodestra, per cui c'è margine di ripresa. L'unica soluzione però è quella di cambiare politica. Serve una moneta debole per esportare, o un euro completamente diverso, o il ritorno alle valute nazionali. L'euro-pupazzo Monti è scomparso, a dimostrazione che le cose stanno cambiando.

Il tempo corre e l'UE sta già perdendo pezzi: il vincitore britannico Nigel Farage fa sapere che porterà il Regno Unito fuori dall'Europa: sono segnali che il problema euro-Germania va risolto in fretta, prima di perdere non solo la moneta, ma interi paesi. Questi sono i risultati di chi si è fidato dell'incapacità tedesca.

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